Gli strumenti utilizzati vanno individuati principalmente nelle modalità con le quali viene condotto il colloquio.

Il colloquio avrà le seguenti caratteristiche o seguirà i seguenti principi:

  • Ascolto attivo caratterizzato da autenticità, considerazione positiva incondizionata, empatia (Rogers)
  • Promozione della strategia “vinci-vinci” nella mediazione dei conflitti (Gordon)
  • Considerazione della comunicazione “pragmatica” (Watzlawick, Beavin, Jackson), consapevole dei seguenti principi: 1) non si può non comunicare, 2) co-esistenza di due piani: quello del contenuto e quello della relazione, 3) se parte da punti (di vista) differenti, la comunicazione trasmette contenuti differenti, 4) differenza tra la comunicazione “digitale” – per esempio, la parola – e quella “analogica” – per esempio la comunicazione non verbale, la prossemica, i gesti e le espressioni 5) tra soggetti che comunicano esistono rapporti di simmetria – paritaria – o di complementarità – asimmetrica
  • Considerazione della natura delle relazioni in atto – “complementari” o “incrociate” – frutto della combinazione tra “immagine di sé” e “immagine del proprio interlocutore” che possono determinare ruoli disfunzionali interscambiabili tra le persone (Berne, Karpman)
  • Dialogo, riassunto, metafora

Inoltre vengono utilizzati alcuni questionari al solo scopo di far emergere argomenti che costituiranno oggetto di dialogo e discussione nel corso dei colloqui di consulenza. Il loro scopo è quello di facilitare la rappresentazione di situazioni particolari o della relazione educativa in atto. L’utilizzo dei questionari non ha mai finalità diagnostica ma dialogica e narrativa. Anche nel dialogo che accompagna la compilazione dei questionari, valgono le caratteristiche e i principi sopra descritti.

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