Per poter diventare genitori responsabili è necessario prima sapere quali sono le responsabilità che fanno capo al ruolo e poi attrezzarsi per assumerle.
Ognuno di noi ha la propria idea in merito che, senza pensarci troppo, viene quotidianamente messa in atto, spesso assumendo – a volte inconsapevolmente –  che non ci sia niente di meglio di ciò di cui siamo già convinti.
Ma è proprio così? E, soprattutto, siamo davvero disposti a rischiare di accorgerci, in ritardo, che in fondo non era poi tutto così assolutamente “giusto” quello di cui eravamo convinti?
Guardandoci un po’ in giro verrebbe da rispondere sì a entrambe le domande: sì, le mie convinzioni sono giuste e sì, sono disposto a rischiare.
Che è anche la risposta che più o meno darebbe un adolescente a cui si chiedesse la stessa cosa – curioso, no? – impegnato com’è, proprio in quella fase dello sviluppo, a capire che cosa dovrebbe farsene delle responsabilità che tutto d’un tratto gli presentano un conto a volte molto salato. Credo che il punto centrale sia proprio questo: se le responsabilità cadono come una mannaia sui ragazzi mettendoli in difficoltà nel gestirle, forse allora qualcuno non dovrebbe limitarsi, in quella che a volte è “la migliore delle ipotesi”, a informarli bensì predisporsi attivamente e intenzionalmente a guidarli e introdurli per tempo ad apprendere questa competenza fondamentale, che si acquisisce attraverso una sperimentazione graduale, quotidiana e adeguata all’età.
E la responsabilità del genitore non è quella di trovare chi lo faccia in vece sua (oggi vanno per la maggiore la scuola, le forze dell’ordine, lo psicologo) bensì quella di capire come fare al meglio la sua parte mettendo in discussione, se necessario, le proprie convinzioni – e la necessità è indicata semplicemente dall’inefficacia di queste.
Da un genitore consapevole delle proprie responsabilità, padrone di modi e tempi per assumerle, attivamente impegnato in questa assunzione, è più facile che derivi un figlio pronto a farsi carico delle proprie quando sarà il momento.

Come sia possibile creare le condizioni perchè questo avvenga è qualcosa che necessita di un percorso di ricerca che è differente per ogni situazione e per ogni epoca, che potrebbe essere facilitato da una consulenza il cui avvio è, ancora una volta, responsabilità del genitore.